Riassunto e resoconto completo delle varie mobilitazione, cortei, iniziative
ed azioni antifasciste di queste settimane degli studenti medi romani con foto, video e links ai comunicati…
Contesto (il fascismo nelle scuole di Roma)
Quest’anno
scolastico ha visto Roma come epicentro di crescita della sottocultura
fascista attraverso il dubbio successo elettorale di ambigue
associazioni studentesche. Dubbio successo perchè partiamo dal
presupposto che tali associazione siano ineleggibili
1) legalmente perchè
- dichiaratamente nazifasciste (apologia di fascismo)
- responsabili in maniera diretta di alcune aggressioni davanti alle scuole o istituti occupati (una su tutte l’aggressione con chiavi inglesi sotto il Liceo tasso nel novembre del ’06) e diffusissime intimidazioni agli studenti durante volantinaggi
- durante
le elezioni scolastiche sono stati protagonisti di violenze verbali e
fisiche nonchè minacce in uno stile squadrista che non nascondono di
ammirare
2) politicamente perchè
-
non sono altro che piccoli politicanti finanziati e manovrati da
partiti di estrema destra (ad esempio Blocco Studentesco di Fiamma
tricolore o Lotta Studentesca legata a Forza Nuova) della quale sono nient’altro che una banale costola
giovanile: nonostante abusino di parole come rivoluzione o rivolta si
fanno scrivere e stampare i volantini da politici istituzionali e hanno
dirigenti/guide che a scuola non ci vanno più da almeno 10 anni. - portano negli istituti una cultura di odio e razzismo che sono
all’opposto dell’idea di scuola come luogo aperto di cultura e
autoformazione e in generale come strumento di istruzione democratica.
Inoltre i candidati di queste associazioni sono ambigui perchè spesso, in vista delle "elezioni" degli organi scolastici, si sono dichiarati apolitici e apartitici senza avere il coraggio di mostrarsi per quello che sono facendosi così eleggere in maniera scorretta.
Senza
contare l’unico successo di cui si possono vantare quest’anno le varie
asociazioni studentesche di estrema destra è di essersi inserite in un
vuoto di canditature per organi studenteschi (come la Consulta
Provinciale) che sono lontanissimi dalle esigenze reali degli studenti ed essere
riusciti (da bravi politicanti) a farsi eleggere in un parlamentino.
Un successo ottenuto, per di più, con metodi squadristi. Durante l’elezione della
"dirigenza" della Consulta Provinciale degli studenti di Roma è stato
impedito di parlare ad alcuni studenti "di sinistra" o presunti tali, sono stati minacciati alcuni
rappresentanti e in generale il voto si è svolto in maniera poco chiara
(con più voti degli aventi diritto e persone che votavano per gli
altri).
Per il resto l’unico tema che hanno sentito così vicino
agli studenti d’oggi da farci un’iniziative è stata l’8 febbraio
attraverso un corteo con rivendicazioni territoriali su Istria e
Dalmazia (alla faccia dell’avanguardia!): niente sulla riforma Fioroni, niente sull’edilizia
scolastica, niente sugli spazi di agibilità nelle scuole, niente di
niente
8/2/08 – Il Corteo
Una
delle associazioni nazifasciste di cui si è parlato sopra (Blocco
Studentesco di Fiamma Tricolore) con la scusa di voler ricordare
(strumentalmente) le foibe vorrebbe organizzare per l’8 febbraio una
conferenza senza alcuna pretesa di storicità al Tearo brancaccio dal
titolo "Istria, Fiume, Dalmazia: anche le pietre parlano italiano" con
i soldi della consulta provinciale, di cui hanno ottenuto la
maggiornanza con metodi squadiristi. In contemporanea al convegno un
corteo da Piazza della Repubblica che inizialmente doveva convergere proprio sul Brancaccio.
Visto il
proiflarsi di questa giornata di ributtante apologia di fascismo, di
sfilate in camicia nera e indottrinamento razzista alcuni studenti e
studentesse antifasciste e il "comitato di madri per Roma città aperta" lanciano un’appello perchè l’8 febbraio sia una giornata di azioni e vigilanza antifascista (leggi l’appello)
Fin da subito iniziano varie iniziative al grido "per la memoria, contro il fascismo" (leggi il resoconto dell’azione al teatro brancaccio) per impedire lo svolgimento della lezioncina fascista facendo presente che "il convegno, che vorrebbe avere un profilo storico, è in realta una iniziativa di propaganda politica
rivolta agli studenti. Unico relatore, infatti, un esponente di
alleanza nazionale, l’iniziativa è promossa da un organismo che tutte le forze democratiche studentesce reputano illeggittimo, in quanto eletto con brogl ed intimidazioni squadristich, sul teatro brancaccio convergerà un corteo dichiaratamente fascista,
di un gruppuscolo studentesco collegato a fiamma tricolore, che ritiene
di commemorare le foibe con una marcia in camicia nera, il teatro brancaccio è finanziato dal comune di roma,
ed è paradossale la collettività ospiti un’iniziativa autoreferenziale
ed attuata con l’esproprio violento di organi di rappresentanza
studentesca."
Alla fine il teatro brancaccio deciderà di non ospitare il convengno,
dimostrando che la lotta antifascista paga! Gli studenti e le
studentesse ribadiscono in un comunicato che nessuno ha alcuna remore
a parlare, o ha intenzione di negare le verità storiche di quanto
accaduto nel triestino prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale
(a dimostrazione l’invito rivolto agli studenti a
partecipare ad un dibattito con storici ed intellettuali che si è
tenuto l’8/02 alla Casa della Memoria proprio su queste vicende) e che
alle memoria
nuociono invece le iniziative di chi trasforma la storia in propaganda,
mistificandola e strumentalizzandola in kermesse propagandistiche, con
la partecipazione di gruppi che si
dichiarano fascisti, senza la partecipazione di storici o
intellettuali.
Nonostante questa vittoria antifascista il corteo del Blocco Studentesco rimane così come rimangono le iniziative antifa diffuse in tutta la città.
La giornata dell’8 è stato un successo e una ripresa delle mobilitazioni antifasciste senza precedenti.
Mentre circa duecento studenti del Blocco insieme a un centinaio di
trucidi militanti di Fiamma tricolore sfiano blindati dalla polizia e
isolati dalla città, Roma si muove intorno a questi patetici facendogli
capire che oggi come ieri la metropoli li rifiuta. Un centinaio di
studenti si muove dal Liceo Tasso verso la testa del corteo di Blocco
studentesco volantinando e riuscendo ad arrivare fino a Piazza della
repubblica da dove i fascisti erano appena partiti. Dal liceo virgilio
centinaia e centianaia di studenti decidono dal basso di partire in un
corteo non autorizzato che tra slogan e attacchinaggio passa per il
ghetto per arrivare fino a pochi metri da piazza Venezia dove la
Polizia si schiera per fermare gli antifa e tutelare la marcia in camicia nera (link al VIDEO dell’iniziativa).
Da garbatella parte un volantinaggio per il quartiere così come da
Ostia. Insomma il corteo viene assediato da ogni parte da studenti medi
con rabbia e memoria (leggi il resoconto completo con tutte le varie inziaitive).
17/02/08 – L’aggressione
Vista la pesantissima sconfitta sul piano di confornto, dei numeri e
delle mobilitazioni, l’unica risposta che hanno saputo dare i camerati
è stata una delle loro tipiche aggressioni squadriste. Domenica 17
febbraio Simone, compagno di 19 anni attivo nelle scuole e protagonista
delle mobilitazione che hanno portato all’annullamento della conferenza
al brancaccio, viene atteso sotto casa da almeno due militanti di
Blocco studentesco (di circa 26 anni) che lo aggrediscono
selvaggiamente con dei tirapugni. Simone riporterà lesioni varie e verrà ricoverato in ospedale dove gli verranno applicati diversi punti di sutura alla testa (leggi il comunicato dei compagni e delle compagne di Roma).
La reazione emotiva e politica tra gli studenti è fortissima
- 18 febbraio: il Liceo Virgilio viene occupato dagli studenti in solidarietà al ragazzo
- 19 febbraio: Corteo studenti del Mamiani
- 20 febbraio: mobilitazione studenti del Ripetta
- 20 febbraio: assemblea straordinaria antifascista al Liceo Manara
- 22 febbraio: il corteo in ricordo di Valerio Verbano, è nel
segno di Simone e viene aperto dagli studenti medi presenti in un
numero senza precedenti (foto dal corteo [1,2,3])
26/02/08 – Alla Consulta
A
pochi giorni dall’aggressione a Simone è prevista presso l’Ufficio
Scolastico Regionale la prima plenaria della Consulta privinciale degli
Studenti dopo i borgli e le intimidazione di Ottobre.
Un gruppo
di studenti occupa l’ufficio scolastico regionale (leggi resoconto dell’iniziativa) chiedendo che le
istituzioni diano un chiaro rifiuto del fascismo nelle scuole e non
spazi agli squadristi lanciando per il 26 febbraio (giorno della riunione) una giornata di mobilitazione antifascista
Lo
spazio viene concesso ma la plenaria della consulta dell’intera
provincia di Roma vede la partecipazione di poco più che una 20ina di
studenti mentre tutti i rappresentanti democratici rimangono fuori in
sengo di protesta. Con loro circa ducento antifascisti, accorsi in
solidarietà, che lanciano slogan contro una decina di fiammisti più che
30enni, accorsi da casa Pound. A fine giornata gli antifascisti si
spostano verso il L.O.A. Acrobax dove si svolgerà un fruttuosa
assemblea.
In risposta ad una nuova giornata di sconfitta politica e numerica compaiono alcune scritte razziste e sessite davanti al liceo Mamiani che
inneggiano a Rudolf Hesse (gerarca nazista) ed esaltano lo stupro
subito da Franca Rame da parte di un gruppo di fascisti. In risposta
gli studenti del Mamiani organizzano un’assemblea straordinaria
con la partecipazione della stessa Franca Rame. Pochi giorni dopo viene
imbrattata con frasi simili una grossa scritta all’ingresso del liceo
Virgilio fatta dagli studenti dell’istituto che recita "Fuori il
fascismo dalle scuole", gli studenti hanno prontamente ripulito e
rifatto la scritta.
Riflessioni a margine delle iniziative
Insomma
accanto alla ripresa del fascismo nelle scuole pare ci sia stata un’esplosione
di lotta antifascista e controinformazione questi individui che, perdendo terreno
sul piano del confronto e della lotta nelle scuole, stanno svelando
sempre di più la loro nota faccia di squadristi.