Ricevo e butto qui molto volentieri un’interessante analisi di un amico circa le iscirzioni alle superiori e il tetto di spesa per i libri scolstici
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20441&sez=HOME_SCUOLA
Il link sopra riguarda l’inversione di tendenza delle iscrizioni riguardo la
scelta licei/tecnici
Dopo anni in cui erano in crescita i licei, adesso la tendenza si sta
invertendo
Da un po’ di anni (inizialmente guardati come dei mezzi paranoici)
denunciavamo una politica chiara che verteva ad incentivare l’iscrizione ai
tecnici e sfavorire quella ai licei, nella peggiore tradizione di divisione
classista dei percorsi d’istruzione (nel frattempo, veniva previsto che dai
tecnici non fosse possibile l’accesso all’università…)
Una politica perseguita anzitutto con l’aumento delle bocciature (guarda
caso tutte concentrate nei licei) e nei meccanismi di di selezioni delle
iscrizioni, così come attraverso la campagna mediatica sulle eccessive
iscrizioni liceali (ecco un esempio datato 2004)
Teoricamente, l’aumento di studenti che frequentano i licei,
riconosciutamente piu’ validi dal punto di vista della formazione
complessiva, sarebbe stato un elemento positivo – invece, è stata
denunciata come una emergenza da risolvere (tanto che il "rilancio
dell’istruzione tecnica" era uno dei punti chiave del programma del governo
Prodi in merito alla scuola)
Evidentemente questa politica ha portato ai suoi frutti, riavviando lo
schema di licei per elitè
Interessante, in questo schema, notare i famosi tetti di spesa per i libri
di testo – 1.500 per i licei, 900 per tecnici
Sarebbe stato piu’ logico un tetto unico, o paradossalmente piu alto per i
tecnici (hanno molte piu’ materie e piu libri), ed invece si è voluto
continuare a dare segnali di una scuola per ricchi ed una per poveri
Anche in prossimità della chiusura dell’anno e degli scrutini, questa
forse è una analisi da riprendere….
(scritto e gentilmente concesso in spirito di condivisione da las!)